Siamo quindi giunti al termine
della seconda edizione del “L’ALTRO TEATRO”
Dopo “Eustachio ovvero un affare
serio” presentato da “ I SALTAFOSSI” che ci hanno raccontato
le mirabolanti avventure del giovane
architetto Carlo alle prese con qualche problema “esistenziale” e che hanno divertito ampiamente il folto
pubblico presente in sala, ci siamo ritrovati immersi nella visione onirica dei
KOMOS che con il loro “Fiori di vetro” ci hanno regalato un momento di poetica
riflessione sul nostro essere ponendoci una serie di quesiti irrisolti o
irrisolvibili e proprio su queste domande nasce invece la felice intuizione
scenica de “L’Amleto in salsa piccante” presentato dall’ottimo SCHIO TEATRO 80;
la storia del Principe di Danimarca
vista dalla cucina (e che cucina!!) dove tra preparare innumerevoli portate c’è tempo per “cucinare”
a puntino anche i potenti di turno. Di segno opposto invece la cucina
della “BOTTEGA TEATRALE PAPPAMONDO” e
del suo Euclione dove l’avarizia e la paura di condividere i propri beni
regnano sovrani.
Temi comuni come si vede ma
affrontati dalle singole compagnie che si sono succedute sul palco in modi
teatralmente diversi offrendo così al pubblico che ha assistito alle
rappresentazioni uno spaccato variegato di quelle che sono le peculiarità della
UILT vicentina: tanti percorsi formativi diversi, ma la voglia di condividere con il mezzo
teatrale le piccole grandi gioie/ paure che quotidianamente ci circondano e
che, prendendo in prestito una frase del
grande Eduardo De Filippo ci permettono di mettere “l’occhio al buco della
serratura”.
Complimenti all’Amministrazione Comunale che con forza
che ha creduto in questo progetto accettando la sfida di mettere in cartellone
spettacoli che non rientrano nei soliti standard offerti , a
Don Antonio ed ai suoi collaboratori Severino e Tiziano che puntuali hanno
risolto tutti i problemi di ordine tecnico e logistico (e non sono stati pochi)
delle varie compagnie che si sono avvicendate ma soprattutto, ed è questa la
nota più positiva, al pubblico ha
affollato la sala in tutte le serate come un pubblico di abbonati e che ha
saputo cogliere lo spirito che animava quest’iniziativa.