28 dicembre 2012

Cala la tela



Siamo quindi giunti al termine della seconda edizione del “L’ALTRO TEATRO”

Dopo “Eustachio ovvero un affare serio”  presentato da  “ I SALTAFOSSI” che ci hanno raccontato le  mirabolanti avventure del giovane architetto Carlo alle prese con qualche problema “esistenziale”  e che hanno divertito ampiamente il folto pubblico presente in sala, ci siamo ritrovati immersi nella visione onirica dei KOMOS che con il loro “Fiori di vetro” ci hanno regalato un momento di poetica riflessione sul nostro essere ponendoci una serie di quesiti irrisolti o irrisolvibili e proprio su queste domande nasce invece la felice intuizione scenica de “L’Amleto in salsa piccante” presentato dall’ottimo SCHIO TEATRO 80; la storia del Principe di Danimarca  vista dalla cucina (e che cucina!!) dove tra preparare  innumerevoli portate c’è tempo per “cucinare” a puntino anche i potenti di turno. Di segno opposto invece la cucina della  “BOTTEGA TEATRALE PAPPAMONDO” e del suo Euclione dove l’avarizia e la paura di condividere i propri beni regnano sovrani.

Temi comuni come si vede ma affrontati dalle singole compagnie che si sono succedute sul palco in modi teatralmente diversi offrendo così al pubblico che ha assistito alle rappresentazioni uno spaccato variegato di quelle che sono le peculiarità della UILT vicentina: tanti percorsi formativi diversi, ma  la voglia di condividere con il mezzo teatrale le piccole grandi gioie/ paure che quotidianamente ci circondano e che, prendendo in  prestito una frase del grande Eduardo De Filippo ci permettono di mettere “l’occhio al buco della serratura”.

Complimenti  all’Amministrazione Comunale che con forza che ha creduto in questo progetto accettando la sfida di mettere in cartellone spettacoli che non rientrano nei soliti standard offerti  ,  a Don Antonio ed ai suoi collaboratori Severino e Tiziano che puntuali hanno risolto tutti i problemi di ordine tecnico e logistico (e non sono stati pochi) delle varie compagnie che si sono avvicendate ma soprattutto, ed è questa la nota più positiva,  al pubblico ha affollato la sala in tutte le serate come un pubblico di abbonati e che ha saputo cogliere lo spirito che animava quest’iniziativa.

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